All’inizio del 1998 sono stata attirata da un dépliant appeso alla bacheca di un supermercato, con la parola C O L O R I a grandi caratteri: cominciava un nuovo corso di pittura ad acquerello, aperto anche a principianti. Curiosa, mi ci sono tuffata.
Così è iniziata la mia introduzione al metodo di pittura ad acquerello di Rudolf Steiner, da parte del maestro Stefano Signorin.
Lentamente un nuovo mondo si aprì davanti a me: a ciascuna lezione ci trovavamo davanti tre o quattro colori su piattini, e le loro caratteristiche e la loro natura venivano spiegate nel contesto del tema del giorno. Poi, veniva l’invito a combinarli su carta per produrre la propria interpretazione del tema. Era snervante e al tempo stesso affascinante. Si lavorava con un unico grande pennello: imparare ad adoperarlo bene era anche una sfida.
Un giorno il maestro ha menzionato che esistono più di 3000 variazioni del colore verde. Questo dato sorprendente mi ha fatto aprire gli occhi ai colori intorno a me, e fare più attenzione ai dettagli. Negli anni successivi ho frequentato regolarmente questi corsi, un’ottima fonte di rilassamento e sempre nuovi stimoli.